Il poggio sul quale PORZA trovò la sua ubicazione attuale, lo si può definire un promontorio morenico di congiunzione fra due ghiacciai. Questo poggio solatio ha richiamato l'attenzione di qualche nucleo di popolazione già in epoca preistorica, anche se nella regione reperti risalenti all'età della pietra non ne sono venuti alla luce.
Resta comunque valida ed indiscussa la tesi (Pensa), secondo la quale i "primi" abitatori "organizzati" delle nostre terre furono di origine gallica, sospinti verso le nostre valli dall'incalzare dei romani.
Porza, anticamente, si chiamava "Portia", dal latino "portio", che significa "porzione", parte di qualche cosa. Da questa voce del latino "Portia" - "Porzia" non possiamo definire gli abitanti come "porzesi", bensì "PORZIANI". Nel nostro caso si riferisce ad una porzione di terre che appartenevano al Castello di Trevano, costruito attorno al 1168-1190.
Nel 1416 il complesso territoriale della Valle di Lugano, della quale faceva parte anche Porza, passò sotto il dominio dei Visconti e sciolto dalle dipendenze di Como.
Nel XV secolo figurava come comune e comprendeva allora anche Trevano, Cornaredo e la Resega.
Una certa libertà, i "coltivatori liberi" e i "coltivatori servi" che abitavano queste terre di Porza, l'ottennero sotto i Brocchi (o De Brochis, famiglia infeudata del castello di Trevano nel 1168) dopo il XIII secolo, e con i Sanseverino nella prima metà del XV secolo, ed in mancanza di documentazione sicura, ci si azzarda nell'affermare che l'inizio della Vicinia di Porza, la si può collocare in questi periodi storici.
Cosa s'intende per "Vicinia"? Il termine trae origine dalle Vicinitas romane, ossia dall'associazione di diversi vici, sia per motivi di interesse comune che di appartenenza gentilizia. Gli abitanti dei vici, i vicini, possedevano delle terre in comune, su cui ognuno aveva i suoi diritti d'uso e non di proprietà. *A capo della Vicinia veniva nominato un "console", o "prefetto", e, più tardi, un "sindaco", termine che poi è rimasto.
Il primo documento ufficiale sui Vicini di Porza c'è stato tramandato dal vescovo di Como Monsignor Archinti durante una sua visita alla pieve di Lugano nell'anno 1597.
Il "Libro Porza e la sua Storia" potrà fornire ulteriori informazioni per coloro che intendono approfondire la storia del nostro Comune.
Tratto da "Porza e la sua storia" di Giorgio Galli, 1978, Arti Grafiche Bottani, Cureglia, edizione per conto del Comune di Porza.